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Cultura e società

I Comuni che aderiscono al progetto del Parco fluviale della Sarca sono 27, appartenenti alle Comunità di Valle Giudicarie, Valle dei Laghi e Alto Garda - Ledro.
I Comuni sono: Carisolo, Pinzolo, Massimeno, Giustino, Caderzone Terme, Bocenago, Strembo, Spiazzo, Pelugo, Porte di Rendena, Tione di Trento, Sella Giudicarie, Borgo Lares, Tre Ville, Stenico, San Lorenzo Dorsino, Comano Terme, Bleggio Superiore, Fiavé, Madruzzo, Vallelaghi, Cavedine, Drena, Dro, Arco, Riva del Garda, Nago Torbole.

Turismo per diverse esigenze

Nell'alto e medio corso del fiume Sarca si passa da un turismo legato all'alpinismo e all'alta montagna - i cui precursori furono nomi illustri come Freshfield e Tuckett - ad un turismo più dolce adatto alle famiglie e legato al benessere della persona. Le cime e i ghiacciai della val Rendena, le vallate e i pascoli dei monti che circondano la Busa di Tione, i borghi rurali e il centro termale di Comano nelle Giudicarie Esteriori offrono al visitatore una variegata offerta turistica che copre sia la stagione invernale sia quella estiva, con strutture ricettive accoglienti e moderne che si ispirano alle tradizioni di questi splendidi territori.
Nel territorio del Basso Sarca 
il clima mediterraneo e il carattere tipicamente italiano dei suoi centri contribuiscono a rendere Arco e Riva tra i più apprezzati luoghi di soggiorno e di cura fin dalla fine dell'Ottocento, quando, all'epoca del Grand Tour, famosi intellettuali come Heinrich e Thomas Mann, i fratelli Brod, Franz Kafka e Goethe venivano richiamati da questi luoghi meravigliosi. 
Ancora oggi il territorio bagnato dal Lago di Garda è conosciuto ai più per le eccellenti dotazioni alberghiere che lo rendono meta ambita di turisti provenienti da tutto il mondo, soprattutto in estate, mentre i numerosi laghi della Valle dei Laghi costituiscono elementi di attrazione per un turismo stagionale.
Da non dimenticare, l'attrattività di questo territorio per gli amanti dell'outdoor, climber e base jumper tra tutti. 



Un passaggio frequentato
Le Giudicarie sono da sempre un territorio di passaggio che collega le città della pianura Padana con la zona della valle dell'Adige e con le vallate più interne del Trentino. Proprio lungo la Sarca, nel XIX secolo sono nate le principali vie di comunicazione che collegano le Giudicarie con i grandi centri urbani. La Sarca inoltre è stata la forza motrice naturale per le numerose attività artigianali sorte negli anni della rivoluzione industriale (segherie, fusine, ecc.) e lo è tuttora per le grandi centrali idroelettriche costruite lungo il suo percorso nella seconda metà del XX secolo.
Il Basso Sarca oltre ad essere stato un percorso preferenziale dei viaggiatori e dei turisti, fu anche una delle principali vie di tramite economico-sociale. Negli anni sono fiorite numerose imprese industriali, come le cartiere che sfruttano l'abbondanza di acqua, i cementifici e le attività meccaniche e tessili che, a loro volta, hanno contribuito allo sviluppo di attività di autotrasporto.



Tracce di storia e arte

La presenza di civiltà fin da tempi remoti è testimoniata in primis dal sito palafitticolo di Fiavè, nelle Giudicarie Esteriori, risalente al Tardo Neolitico. Tuttavia sono numerose le altre testimonianze storiche e artistiche che interessano le vallate della Sarca, fra cui numerosi castelli di età medievale, antichi ponti, ville nobiliari e sacre pievi affrescate. Gli stessi toponimi di alcune località richiamano alcune figure storiche, come passo Campo Carlo Magno dove, secondo la leggenda, si accampò nell'anno 800 l'Imperatore Carlo Magno durante il viaggio verso Roma per farsi incoronare primo imperatore del Sacro Romano Impero.
 Gli appassionati di arte e storia possono quindi scoprire dei veri e propri gioielli, incastonati in uno scenario spettacolare tra montagne, boschi e prati.



Il passato non si dimentica

Numerosi sono i musei, le associazioni culturali e le pubblicazioni che si occupano dello studio e della memoria di queste valli. Negli ultimi decenni un attento ricercatore è stato il Centro Studi Judicaria che ha raccolto numerose opere consultabili presso la biblioteca di Tione. Il legame indissolubile col recente passato è visibile attraverso itinerari impressi come cicatrici sulla terra che ripercorrono i luoghi più significativi del fronte della Grande Guerra, che si combatté in queste zone di confine. A tal proposito è d'obbligo una visita al Museo della Grande Guerra Bianca Adamellina situato a Spiazzo Rendena.
 Da non dimenticare anche il MAG Museo Alto Garda dove storia, archeologia, paesaggio, arte e contemporaneità dialogano in un reciproco confronto il cui esito è il prodotto di una ricerca che guarda al proprio patrimonio per interpretare il presente e il futuro.
A ciò si aggiunge un'offerta culturale promossa attraverso manifestazioni musicali, artistiche ed enogastronomiche.

(foto di Mattia Riccadonna)
Museo palafitte Fiavé, ingresso
Museo palafitte Fiavé, ingresso
(foto di Mattia Riccadonna)
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