Home / Territorio / Aree Protette / Fiumi e laghi / Laghi

Lago di Santa Massenza

"Santa Massenza dei vescovi
piccola Nizza de Trent
regno d'olivi, le léosi,
brocci, pessati d'arzent
l'ora che sofia maitant
n'invida sul lac en barchetta
dopo'n bicer de sciaveta
luzi, polenta e vin sant!."
Antonio Pranzelores, avvocato e storico trentino, 1931

Un passato illustre
Il Lago di Santa Massenza, situato nell'omonima frazione del comune di Vezzano, è un lago di origine glaciale. Nel corso del tempo ha subito numerose trasformazioni fisiche, ambientali e biologiche. Accoglie le acque del fiume Sarca e del lago di Molveno ed è collegato al Lago di Toblino da un canale sopra il quale passa la strada statale Gardesana.

A partire dai primi del 1900 il paese di Santa Massenza - grazie al lago, al clima mite e all'Ora del Garda - diventò una meta turistica privilegiata tanto da essere definita "la piccola Nizza de Trent".

Un'opera importante
Il paese di Santa Massenza ha cambiato la propria fisionomia nell'immediato dopoguerra, con la costruzione della centrale idroelettrica posta sulla sponda settentrionale, un'opera imponente che ai tempi costituiva la più grande centrale in cavità artificiale al mondo e che impiegò migliaia di addetti provenienti  anche da fuori regione.

In funzione dal 1952, la centrale è ancora oggi la più potente del territorio trentino: contiene due distinti impianti, uno alimentato dal Lago di Molveno e l'altro alimentato dall'invaso artificiale di Ponte Pià.

Dal lago di S.Massenza le acque vengono restituite alla Sarca tramite l'emissario Rimone e il lago di Cavedine, per poi essere nuovamente convogliate nella galleria centrale di Torbole e sfociare nel Lago di Garda. Sebbene lo scarico delle acque abbia influito sulle condizioni idrologiche del lago, la fauna ittica è comunque ricca e variegata: anguille, barbi, carpe, carpioni, cavedani, coregoni, perche, persici sole, savette, scardole, scazzoni, tinche, triotti, trote iridee, trote fario e vaironi popolano le sue acque.

Profumi e sapori
La conca mite di Santa Massenza si ritiene sia il limite settentrionale per la coltura dell'olivo ed è conosciuta anche per prodotti di qualità come broccoli e tartufo nero e per la produzione vinicola.
Il periodo più affascinate per visitare il paese è senza alcun dubbio il tempo della preparazione della grappa, ai primi freddi d'autunno: al tepore delle distillerie tra gli alambicchi in rame, è possibile assistere a tutte le fasi della lavorazione e ascoltare dai mastri distillatori storie e leggende che hanno popolato questo borgo.

Santa Massenza e il suo lago
Santa Massenza e il suo lago
(foto di Alberto Margoni Vezzano)
Santa Massenza
Santa Massenza
(foto di Alberto Margoni Vezzano)
Interno centrale idroelettrica
Interno centrale idroelettrica
(foto di Parco Fluviale Sarca)
Condividi su