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Torbiere e aree umide

La torbiera: un ecosistema delicato, ricco di biodiversità
La torbiera è un ambiente estremamente particolare e non è così frequente incontrarlo. Si tratta di ecosistemi di transizione tra gli ambienti acquatici e gli ambienti terrestri, caratterizzati da processi di interramento e accumulo di sostanza organica negli specchi d'acqua. Questi processi generano, con il tempo, condizioni di anossia, oligotrofia e acidità che determinano la formazione della torba.

Sulla torba vivono alcune specie particolari come la Rosolida, una pianta carnivora che si nutre di piccoli insetti per compensare il suo fabbisogno di azoto che non trova nel terreno. Fra gli animali, invece, non è raro incontrare il Rospo comune che popola, per esempio, la Torbiera di Fiavè.

Nel territorio del Parco fluviale della Sarca i due ambienti più importanti sono la Riserva naturale di Fiavé e la Riserva naturale della Val Lomasona, dove la torbiera si sviluppa all'interno di aree umide più estese. Altri ambienti di questo tipo sono presenti a quote più alte, come ad esempio le torbiere di Campiglio, della Val di Genova e del Pian degli Uccelli.

Stagni, laghetti e paludi: in una parola "aree umide"
Le aree umide, associate alle torbiere, sono caratterizzate da vegetazioni erbacee che vanno dai più rigogliosi cariceti ai meno evidenti sfagni e muschi, a cui si affianca una vegetazione di canneto. Quest'ultima è composta dalla Cannuccia di palude e da altre specie come il Coltellaccio maggiore e la Lisca lacustre. Negli stagni crescono invece le ninfee, piante tipiche degli specchi d'acqua.

La fauna di questi ambienti è molto ricca di anfibi fra cui i più comuni sono la Rana verde e la Rana di montagna; si può osservare inoltre l'Ululone dal ventre giallo, un anfibio protetto poiché fortemente minacciato di estinzione. Anche i rettili come la Biscia dal collare e la Natrice tessellata vivono qui, passando dalle acque dello stagno alla terra ferma.

L'avifauna trova in questi ambienti un ottimo habitat di nidificazione e di caccia. Presenti la Cannaiola verdognola, il Migliarino di palude e la Gallinella d'acqua.

Il Rinolofo maggiore o Ferro di cavallo maggiore ama cibarsi in questi luoghi. Si tratta di un pipistrello inserito nella lista delle specie protette, un mammifero notturno che vive in colonie cibandosi per lo più di coleotteri, falene e ragni.

Isole naturali da preservare
Le torbiere e le limitrofe aree umide spesso si trovano vicine a zone di fondovalle antropizzate e coltivate. Questi ambienti sono infatti delle aree residuali scampate alle opere di bonifica del passato e che oggi si presentano come delle vere e proprie isole naturali molto studiate e monitorate anche a livello nazionale. La loro integrità va preservata attraverso azioni di protezione dai fattori esterni di disturbo e di inquinamento, e attraverso il monitoraggio e la gestione della vegetazione.

Torbiera
Torbiera
(foto di Samuel Litterini)
Rospi in accoppiamento
Rospi in accoppiamento
(foto di Archivio PNAB, Zeni Michele)
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