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Trota Marmorata

Salmo trutta marmoratus

Se vi è un pesce emblematico dei corsi d'acqua dell'alto e medio Sarca questo è senza dubbio la Trota Mormorata, un pesce strettamente legato ai bacini fluviali subalpini del Mar Adriatico che può raggiungere notevoli dimensioni, anche superando il metro di lunghezza. E' chiamata marmorata per via della sua livrea che ricorda i colori del marmo, con un'alternanza di macchie chiare e scure che spesso si fondono; sul dorso e sui fianchi scorrono invece sinuose linee irregolari brune, verdastre e grigie. Queste colorazioni fanno parte del mimetismo cromatico della specie. La Trota Marmorata è protetta a livello europeo dalla Direttiva Habitat e appartiene alle specie a rischio di estinzione a causa della rapida compromissione del suo habitat naturale. Dove vive?
Fino a quarant'anni fa la Trota marmorata, tipica delle zone alpine meridionali, regnava quasi incontrastata nella gran parte dei fiumi del Trentino. Oggi la sua presenza è notevolmente diminuita, ma nella Sarca è ancora presente a nord del bacino di Ponte Pià con popolazioni più o meno consistenti. Piccoli nuclei si registrano anche nella Sarca di Genova e infine sporadici esemplari di risalita si trovano anche nel tratto basso dei principali affluenti della Sarca.

Curiosità
L'inquinamento biologico delle acque, la riduzione delle portate verificatesi in seguito a sbarramenti artificiali ed opere idroelettriche, la rettificazione e cementificazione delle sponde sono alcune delle cause della scomparsa della Marmorata dai grandi fiumi di fondovalle, dove un tempo conviveva senza problemi con le altre specie introdotte principalmente per la pesca sportiva: fra queste la  Trota Fario che occupava i rii ed i ruscelli minori dove la Marmorata non trovava le condizioni per riprodursi. Oggi invece le Trote Fario si mostrano più forti nella competizione e prevalgono in gran parte dei fondovalle, anche sfruttando la capacità di ibridazione con queste. La Trota Marmorata ha ottime carni ed è molto apprezzata dai pescatori: l'allevamento però è poco diffuso e si sta tentando di conservare la specie soprattutto con interventi di miglioramento dell'ecosistema fluviale, oltre che attraverso la regolamentazione della pesca sportiva e delle reintroduzioni di Trota Fario.

 
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