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Dall'ascolto alla nuova Convenzione

Gli esiti della fase di ascolto di fine luglio attivata dal Parco in vista della nuova Convenzione tra tutti gli enti che lo costituiscono

( Tione di Trento, 16 Settembre 2022 )

di Gianfranco Pederzolli 
Ingegnere, Presidente del Parco Fluviale Sarca


Il Parco Fluviale della Sarca ha promosso una fase di ascolto alla fine del mese di luglio per dare valore e riconoscibilità pubblica alla nuova Convenzione tra tutti i suoi partner previsto per il prossimo autunno. In tal senso abbiamo invitato la cittadinanza a dare suggerimenti, fornire opinioni e suggerire priorità in merito alle azioni di tutela e valorizzazione da attivare nei prossimi tre anni. Questo processo ha visto la realizzazione di un sondaggio online, di un incontro online di presentazione e di tre forum territoriali, e ha coinvolto decine di amministratori locali, di associazioni e di liberi cittadini.
Al sondaggio hanno risposto per il 63% persone che vivono nel Basso Corso della Sarca e per il 37% nell’Alto Corso. Il 25% sono giovani tra i 18 e i 34 anni e il 40% persone tra i 35 e i 59 anni. L’86% dei rispondenti è consapevole di cosa sia il Parco Fluviale della Sarca.

Le persone che vivono nell’Alto corso hanno apprezzato le giornate ecologiche, di pulizia del fiume, e gli interventi di educazione ambientale nelle scuole. Vorrebbero migliorata la comunicazione del Parco Fluviale, anche fuori dal territorio, avviare progetti di rinaturalizzazione e aumentare il coinvolgimento dei cittadini. Tra le iniziative puntuali, segnalano la necessità di proseguire il lavoro fatto sulle specie invasive, sul monitoraggio delle acque e sulla biodiversità. Tra le preoccupazioni legate al fiume e alla sua rete di aree protette emerge il tema dell’inquinamento dell’acqua e della snaturalizzazione degli argini.

Anche nel Basso corso le persone apprezzano le giornate di pulizia del fiume. Segnalano la bontà del bando Maniflù rivolto alle associazioni e riconoscono la necessità di migliorare il coordinamento tra le istanze degli enti locali e i servizi provinciali e, anche qui, di aumentare il coinvolgimento dei cittadini. Vengono puntualmente segnalate le necessità di rinaturalizzare il fiume, di monitorare la salute degli habitat, di sviluppare il coordinamento e la relazione con il territorio. Tra le preoccupazioni emerge quasi all'unanimità il tema dell’inquinamento e della scarsità dell’acqua nell’alveo del fiume.

La presentazione online è stata l’occasione per raccogliere dai partecipanti le prime istanze in forma di parola chiave inerenti ai 4 temi propri del Parco.

Sulla valorizzazione: vivibilità del fiume e delle aree protette, completamento degli interventi in corso (es. sentieristica), focus su accessibilità di alcuni percorsi significativi (es. San Vili), programmazione insieme a Comuni/Cdv/Asuc e sinergie con azioni di altri enti (es. PNAB, APT, ecc.).
Sullo sviluppo sostenibile: scambio di conoscenze, rinaturalizzazione, riduzione impatto ambientale di alcuni settori economici (es. turismo, allevamento), restituzione di spazi, riutilizzo del fiume da parte dei cittadini, uso consapevole e responsabile dell'acqua anche grazie alla consapevolezza del suo valore in termini economici.
Sulla conservazione: monitoraggi su qualità e portata dell'acqua del fiume, rinaturalizzazione dei corsi d'acqua, pulizia e ampliamento dell'alveo laddove possibile (es. bonifiche delle ex discariche), cura degli affluenti della Sarca, gestione delle specie invasive con condivisione di studi e buone pratiche.
Sulla comunicazione e formazione: educazione al rispetto, attività nelle scuole, percorsi partecipati, promozione della conoscenza, comunicazione di quanto fatto, giornate di coinvolgimento, momenti informativi, sensibilizzazione dei giovani e degli amministratori, festival dell’acqua, formazione ai non addetti.
I tre incontri pubblici si sono svolti in spazi aperti, lungo il fiume, a Ponte Arche, Pelugo e Arco. Il programma delle serate doveva servire a facilitare l’informazione e la condivisione di proposte concrete e puntuali sulla base della lista di azioni selezionate dal gruppo di lavoro. Gli eventi hanno visto la partecipazione di amministratori, rappresentanti delle associazioni locali, imprenditori e diversi cittadini. Forte attenzione è stata posta al tema dell’acqua come bene comune e alla necessità di tornare a “vivere” il fiume, di renderlo accessibile e fruibile a cittadini e turisti.

Anche questi incontri hanno evidenziato temi e bisogni generali emersi con forza da sondaggio e presentazione on line. In queste occasioni si è però potuto scendere un po’ di più nel dettaglio su alcune questioni: ad esempio gli interventi di valorizzazione e salvaguardia di tratti danneggiati o non accessibili del corso della Sarca, ipotesi progettuali di riqualificazione morfologica di tratti di fiume, interventi di valorizzazione del fiume anche in una logica di accessibilità e inclusività, individuazione di spazi adatti a ospitare gruppi numerosi per il cammino di San Vili. Dove c’è stato il confronto diretto con il rappresentante del Servizio Bacini Montani della Provincia si è potuto evidenziare la non realizzabilità tecnica di alcuni interventi, e condividere quelli possibili, sui quali c’è stata un’apertura formale. Da segnalare la richiesta di riforma della governance, per aumentare le possibilità dei cittadini di partecipare, attivamente e formalmente, alle decisioni e alle iniziative del Parco.

La serata pubblica di Arco
La serata pubblica di Arco
 
La serata pubblica di Pelugo
La serata pubblica di Pelugo
 
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